Toxoplasmosi: Imparare a prevenirla è fondamentale
La toxoplasmosi è una zoonosi causata dall’infezione di Toxoplasma gondii, un protozoo parassita. Nella maggior parte dei casi, l’infezione passa inosservata poiché i sintomi sono generici e poco preoccupanti, come stanchezza, mal di testa, mal di gola e un senso generale di malessere. Tuttavia, una volta contratta, la toxoplasmosi garantisce un’immunità permanente.
La situazione cambia radicalmente per le donne in gravidanza, poiché la toxoplasmosi rappresenta un rischio significativo per il feto. L’infezione può essere trasmessa dalla madre al bambino attraverso la placenta. Sebbene il rischio di trasmissione sia minore durante i primi mesi di gestazione, le conseguenze in questa fase sono spesso molto gravi: aborto spontaneo, danni al sistema nervoso, malformazioni o lesioni che possono compromettere la vista e l’udito.
Negli ultimi mesi di gravidanza, invece, aumenta la probabilità che il parassita raggiunga il feto, ma i rischi per quest’ultimo tendono ad essere meno severi.
Il toxo-test durante la gravidanza
Il toxo-test è uno dei primi esami consigliati alle donne che stanno cercando di avere un figlio o che sono già in dolce attesa.
Attraverso un semplice prelievo del sangue è possibile verificare la presenza di anticorpi contro il toxoplasma (immunoglobuline IgM e IgG). Se il risultato è negativo, significa che la futura mamma non ha mai contratto l’infezione, e dovrà quindi prendere alcune precauzioni per tutta la durata della gravidanza. Il toxo-test verrà ripetuto periodicamente durante la gestazione per monitorare la situazione ed eventualmente individuare un’infezione in tempo utile.
Se il risultato è positivo, significa che la donna ha già contratto il toxoplasma ed è dunque immune. In questo caso, non sarà necessario adottare precauzioni particolari né rifare il test.
Toxoplasmosi misure di prevenzione
La toxoplasmosi si trasmette generalmente attraverso l’ingestione del parassita, che può trovarsi nella carne di animali infetti (come bovini, ovini o suini), nelle feci di gatto o nel terreno contaminato da animali infetti.
Prevenire la toxoplasmosi è possibile adottando alcune semplici attenzioni alimentari e igieniche:
Non consumare carne cruda o poco cotta. Verificare sempre che la carne sia ben cotta, anche al suo interno, poiché le alte temperature neutralizzano il parassita.
Scegliere esclusivamente salumi cotti, come prosciutto cotto o mortadella. Evitare invece salame, prosciutto crudo, speck, bresaola o wurstel, a meno che siano stati inclusi in piatti ben cotti.
Lavare accuratamente le verdure fresche per eliminare residui di terra e sciacquarle abbondantemente. Per maggiore sicurezza è possibile utilizzare bicarbonato o prodotti specifici. Non ci sono restrizioni sul consumo di verdure cotte. Risciacquare bene la frutta, soprattutto quella che potrebbe essere cresciuta a contatto con la terra.
Il consumo di pesce crudo, come il sushi, non è correlato alla toxoplasmosi, ma presenta altri rischi infettivi. Per minimizzare questi inconvenienti, è essenziale che sia stato abbattuto a norma di legge (Regolamento 853/2004 CE), ovvero congelato per almeno 24 ore a una temperatura interna di -20°C.
Durante i lavori di giardinaggio, indossare guanti protettivi e lavarsi accuratamente le mani al termine delle operazioni.
Evitare il contatto diretto con le feci dei gatti e delegare ad altri la pulizia della lettiera. I gatti possono contrarre il toxoplasma e fungere da veicolo per il parassita, sebbene i gatti domestici che vivono esclusivamente in casa e provengono da ambienti sicuri presentino un rischio molto basso. Nel caso non sia possibile delegare questa mansione, utilizzare guanti monouso, smaltirli subito dopo e lavarsi accuratamente le mani con sapone.
Gestione dell’infezione da Toxoplasmosi durante la gravidanza
Se una donna contrae la toxoplasmosi durante la gestazione, verrà avviata immediatamente una terapia antibiotica per ridurre il rischio di trasmissione al feto o, se questa è già avvenuta, limitare i potenziali danni associati.
La strategia terapeutica si è rivelata altamente efficace, e nella maggior parte dei casi i bambini nati da madri che hanno contratto l’infezione risultano sani. Per questo motivo è importante sottoporsi al toxo-test all’inizio della gravidanza o anche prima del concepimento.
Sapere se si è immuni consente di adottare le necessarie misure preventive e seguire scrupolosamente le indicazioni del proprio Ginecologo.
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