NODULO AL TESTICOLO: COSA FARE E A CHI RIVOLGERSI

Nodulo al testicolo: Cosa Fare e a Chi Rivolgersi

Nodulo al testicolo: Cosa Fare e a Chi Rivolgersi. fISIOmEDICA igea.

Molte persone, al primo riscontro di un nodulo o gonfiore al testicolo, temono immediatamente un caso di cancro. Tuttavia, non sempre questi sintomi sono indice di un tumore. È comunque fondamentale consultare un medico per sottoporsi a controlli appropriati. Negli ultimi decenni, l’incidenza del cancro ai testicoli è notevolmente aumentata, in particolare tra i più giovani: ogni anno, circa 2500 uomini tra i 20 e i 40 anni ne sono colpiti. La buona notizia è che, se diagnosticato precocemente, questo tipo di tumore ha una delle prognosi migliori.

Nodulo ai testicoli: quale potrebbe essere la causa?

La maggior parte dei noduli ai testicoli è di natura benigna e non costituisce motivo di allarme. Diverse condizioni possono causare sintomi simili al cancro, tra cui:

  • Ernia inguinale: quando una porzione dell’intestino spinge attraverso un punto debole della parete inguinale.

  • Varicocele: dilatazione delle vene nello scroto. – Idrocele: accumulo di liquido attorno al testicolo.

  • Orchite: infezione virale o batterica nel testicolo.

  • Cisti epidermoide: cisti piena di liquido che si sviluppa nell’epididimo.

  • Torsione testicolare: rotazione del testicolo attorno al proprio asse.

  • Lipoma: nodulo formato da cellule adipose.

  • Ematocele: presenza di sangue tra gli strati dello scroto e dei testicoli, spesso a causa di un trauma.

Come si sviluppa il cancro ai testicoli?

I tumori ai testicoli più comuni sorgono dalle cellule germinali, quelle che producono gli spermatozoi. I principali tipi sono:

  • Seminomi: costituiscono la maggioranza dei tumori testicolari e sono caratterizzati da crescita lenta e bassa propensione alla metastatizzazione, rimanendo localizzati nel testicolo per tempi prolungati.

  • Tumori non-seminomatosi: presentano una maggiore aggressività clinica e possono comprendere diversi tipi cellulari. I principali sono il coriocarcinoma, carcinoma embrionale, teratoma e il tumore del seno endodermico.

Quali sono i sintomi del cancro ai testicoli?

Spesso il cancro ai testicoli è asintomatico per lungo tempo. Il sintomo più frequente è la comparsa di un nodulo o gonfiore nel testicolo, generalmente indolore. Altri possibili segnali includono:

  • Cambiamento delle dimensioni di uno o entrambi i testicoli.

  • Dolore irradiato dallo scroto all’inguine e alla zona lombare.

  • Sensazione di pesantezza nello scroto.

  • Aumento di volume o dolore nella regione mammaria, noto anche come ginecomastia.

Come viene diagnosticato il cancro ai testicoli?

Nodulo al testicolo: Cosa Fare e a Chi Rivolgersi. fISIOmEDICA igea.Diagnosticare il cancro ai testicoli comporta un processo meticoloso e approfondito che inizia tipicamente con una conferma necessaria tramite esame istologico, il quale consiste in un’analisi microscopica di un campione di tessuto prelevato per verificare la presenza di cellule tumorali.

Tuttavia, nella maggior parte dei casi, si può ottenere un’altissima precisione diagnostica già attraverso l’utilizzo di un’ecografia dettagliata, associata a una valutazione clinica accurata.

Lecografia testicolare, infatti, si rivela sovente uno strumento fondamentale per differenziare tra lesioni dichiaratamente benigne e quelle che risultano “sospette”. Oltre a ciò, attraverso l’esame fisico e la raccolta anamnestica, che include un resoconto dei sintomi e dei fattori di rischio quali il criptorchidismo o una storia familiare di tumore, il medico è in grado di determinare chi potrebbe necessitare di ulteriori esami diagnostici avanzati, come il dosaggio dei marker tumorali nel sangue o un monitoraggio medico più stretto.

Che ruolo ha la prevenzione del cancro ai testicoli?

Per quanto riguarda la prevenzione del cancro ai testicoli, essa assume un ruolo cruciale, similmente ad altre forme di tumore come quello al seno. Il primo e fondamentale passo preventivo consiste nell’educazione all’autopalpazione.

Questa pratica, non sempre adeguatamente trasmessa soprattutto alle fasce più giovani della popolazione, rappresenta infatti l’arma più efficace per individuare tempestivamente segni d’allarme che potrebbero indicare lo sviluppo di una neoplasia testicolare.

È fortemente consigliato che i ragazzi inizino a praticare l’autopalpazione a partire dai 14-15 anni, con cadenza mensile.

Questo permette di riconoscere tempestivamente eventuali anomalie, quali noduli, asimmetrie o dolori, che meritano attenzione medica immediata per garantire una diagnosi precoce e un trattamento ottimale.

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