GINOCCHIO VALGO: IMPATTO SULLE ARTICOLAZIONI E TRATTAMENTI

Ginocchio Valgo: Impatto sulle Articolazioni e Trattamenti

Ginocchio Valgo. Centro di Fisioterapia FisioMedica IGEA a Roma, Centocelle.

Diagnosi e Trattamento Ginocchio Valgo a Centocelle Roma

Cos’è il ginocchio valgo?

Il ginocchio valgo è un tipo di deformità degli arti inferiori per la quale le ginocchia puntano verso l’interno o, detto diversamente, rispetto all’asse formato tra tibia e femore si verifica una deviazione del ginocchio.

Anatomia del Ginocchio

Ginocchio Valgo. Centro di Fisioterapia FisioMedica IGEA a Roma, Centocelle.Il ginocchio è un’articolazione mobile e complessa che, permettendo di camminare, sedere, salire e accovacciarsi, viene sottoposta a forze che si esprimono contemporaneamente su più piani, inducendo a notevoli sollecitazioni le strutture ossee, capsulari, meniscali, legamentose e miotendinee. Per questo motivo è una delle articolazioni più colpite da infortuni, in particolare menischi e legamenti.

Ogni ginocchio ha due menischi, uno detto mediale e l’altro laterale, di forma grossolanamente a ferro di cavallo, adagiati sulla superficie tibiale dell’articolazione del ginocchio. Essi sono addossati e fusi con la capsula articolare e possiedono una discreta mobilità e deformabilità che consente loro di adattarsi ai mutamenti spaziali che si verificano durante i diversi mutamenti articolari.

La principale funzione dei menischi è quella di stabilizzare il movimento di scivolamento e rotolamento dell’estremità femorale, grossolanamente sferica, su una superficie piatta quale è quella della tibia.

Fondamentali per la tenuta del ginocchio sono invece i legamenti, il cui compito è quello di opporsi alle forze di stress rendendolo stabile. I Legamenti Crociati si trovano al centro del ginocchio e stabilizzano il femore e la tibia in senso antero-posteriore. I Legamenti Collaterali si trovano ai lati del ginocchio e stabilizzano il femore e la tibia nei confronti degli stress in varo e in valgo.

Ginocchio Valgo. Centro di Fisioterapia FisioMedica IGEA a Roma, Centocelle.

Cosa si intende per ginocchio valgo?

Il ginocchio valgo, di per sé, è una deformità anatomica che consiste nella rotazione interna delle ginocchia. Chiamate anche ginocchia a X, in quanto il femore devia marcatamente verso l’interno e la tibia invece deflette verso l’esterno, in questo modo le ginocchia si toccano tra loro, mentre i piedi sono notevolmente distanziati, l’immagine che si ottiene, guardando entrambi gli arti è appunto quella di una X.

Possiamo affermare che il ginocchio valgo è causato da un anomalia nell’allineamento tra femore e tibia, queste in condizioni normali formano un angolo leggermente chiuso verso l’esterno diciamo un angolo piatto, in condizioni di valgismo invece, la tibia e il femore non si trovano sullo stesso asse longitudinale ma voltano verso l’interno, formando un angolo ottuso aperto lateralmente e un angolo acuto medialmente.

Un leggero grado di valgismo del ginocchio è considerato del tutto normale e non incide sulla funzionalità del ginocchio. Quando l’angolo aperto all’esterno, formato dall’asse della coscia con quello della gamba si riduce al di sotto di 160°, il valgismo è considerato patologico. In questi casi, al difetto estetico può associarsi quello funzionale.

Nell’infanzia è frequentissima la tendenza delle ginocchia al valgismo e nella maggioranza dei casi si risolve naturalmente entro gli 8-9 anni. In ogni caso, è necessario appurare l’entità della deviazione angolare in modo da poter giudicare se essa rientri nel limite del fisiologico o del patologico. Tale accertamento riveste ai fini terapeutici una grande importanza, perché in base ad esso verranno decise le cure da adottare.

Va specificato come questo tipo di anomalia può essere monolaterale, e quindi interessare un solo ginocchio, o bilaterale, quando riguarda entrambe le ginocchia.

Ginocchio Valgo. Centro di Fisioterapia FisioMedica IGEA a Roma, Centocelle.

A cosa è dovuto il valgismo?

L’allineamento mancato tra tibia e femore può verificarsi per cinque cause principali:

  • anche deboli, dipendenti a loro volta dalla muscolatura glutea che non ha sufficiente forza. I tre muscoli glutei, piccolo, medio e grande, aiutano l’allineamento di femore e tibia all’altezza dell’anca.

  • la caviglia presenta un ridotto movimento di dorsiflessione, movimento che permette il sollevamento del piede per poter camminare sui talloni. Per compensazione, si sviluppa una pronazione anomala del piede.

  • il muscolo vasto mediale, che appartiene al quadricipite femorale, risulta particolarmente debole.

  • i due muscoli semimembranoso e semitendinoso che appartengono al cosiddetto harmstring, il complesso di muscoli posteriori della coscia, risultano deboli.

  • una predisposizione anatomica dipendente dalla larghezza del bacino, ad esempio, o da una forma di femore o tibia non nella norma.

Tra le altre condizioni che possono favorire l’insorgenza del ginocchio valgo sono da indicare l’obesità, il rachitismo o la displasia scheletrica.

Quali sono le maggiori complicazioni del ginocchio valgo?

Il mancato allineamento tra femore e tibia con il tempo comporterà svariate complicanze che sono direttamente proporzionali alla gravità del valgismo. Le principali complicazioni sono:

Gonartrosi e meniscopatia; in caso di ginocchio valgo il peso del corpo non è adeguatamente distribuito sull’intera superficie articolare, ma bensì, sarà spostato nella parte laterale del ginocchio, questa condizione comporterà una maggiore usura dei condili laterali e del rispettivo menisco.

Sindrome rotulea dolorosa; dovuta ad una anomalia dell’angolazione della rotula che, in presenza di ginocchio valgo, è costretta a guardare internamente.

Dolore al ginocchio cronico; il dolore che impedisce di camminare per lunghi tratti, si accentua con la deambulazione e diminuisce con il riposo, spesso è localizzato nella parte laterale del ginocchio ma si può avvertire anche a livello delle anche e dei piedi.

Come avviene la diagnosi?

La diagnosi si basa sull’esame obiettivo delle articolazioni inferiori, e si ha nei casi in cui:

  • I femori tendono a convergere.
  • Le ginocchia puntano in direzione reciproca.
  • Le tibie tendono a distanziarsi.

Affinché si abbia una conoscenza certa delle cause può essere richiesta una risonanza magnetica.

Il ginocchio valgo si può correggere?

La correzione del ginocchio valgo dipende da svariati fattori come; l’entità della deformità, se lieve media o grave, dalla precocità con cui si inizia un percorso di tipo fisioterapico e posturale. E’ fondamentale importanza rivolgersi ad un bravo Ortopedico per cercare di contrastare il valgismo ma soprattutto per arrestarne l’evoluzione quindi la gravità della malformazione.

Qual è la terapia del ginocchio valgo?

La terapia del ginocchio valgo si sviluppa attraverso diversi tipi di interventi:

L’elaborazione di un plantare su misura.

Un programma di fisioterapia, cucito su misura in base alla gravità del valgismo.

Rieducazione Posturale, tutte le strutture anatomiche si muovono grazie al rapporto che hanno le une con le altre, e di conseguenza si influenzano reciprocamente. In presenza di ginocchio valgo si creano altri scompensi di tipo posturale che coinvolgono la colonna vertebrale e l’intero arto inferiore. Un approccio di tipo globale è essenziale in qualsiasi genere di deformità, anche lieve. La rieducazione posturale mira infatti a migliorare l’armonia e la funzionalità di tutte le componenti, attraverso il riallineamento delle simmetrie corporee.

Antinfiammatori e Condroprotettori farmaci, questi ultimi, a contrasto di processi artrosici di tipo degenerativo.

Somministrazione di acido ialuronico.

Riduzione del peso.

Quando si opera il ginocchio valgo?

Il trattamento di tipo chirurgico, nei casi particolarmente gravi di valgismo, prevede due possibilità:

Una osteotomia femorale, per rimodellare la porzione distale del femore, così da permettere un riallineamento tra femore e tibia.

Una emiepifisiodesi, un tipo di intervento comunemente chiamato crescita guidata. Si agisce sulla cartilagine di coniugazione, o cartilagine di accrescimento, responsabile della crescita ossea, con un sistema di placca e di viti. Questo secondo intervento chirurgico viene svolto quando il soggetto è ancora in fase di crescita.

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