Cuore Ipertrofico: Sintomi, Diagnosi e Cura
Cuore Ipertrofico: cosa significa?
Con il termine cuore ipertrofico si indica una condizione medica in cui il muscolo cardiaco diventa anormalmente spesso, il che può influenzare il suo corretto funzionamento.
Questa condizione, conosciuta anche come Cardiomiopatia Ipertrofica, determina un aumento dello spessore delle pareti del ventricolo sinistro. Tale aumento è dovuto a un numero maggiore di cellule del muscolo cardiaco, dette miocellule, e da un disordinato rapporto tra di loro. Mentre, infatti, in un cuore normale le miocellule sono orientate in piani ordinati, nel caso di una cardiomiopatia ipertrofica questi stessi piani vengono sovvertiti. Tale patologia colpisce tra lo 0,2 e lo 0,5% della popolazione adulta.
Si può presentare in tipologie e gravità diverse: da forme molto lievi a situazioni con aumento della parete significativo. L’ipertrofia, infatti, può localizzarsi in un solo segmento del ventricolo sinistro o coinvolgerlo interamente.
Nel caso di cardiomiopatia ipertrofica asimmetrica, condizione in cui alcune parti della parete del ventricolo sono più spesse di altre, l’ipertrofia può:
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coinvolgere il setto alto;
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localizzarsi sulla parete laterale;
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comportare l’ispessimento della sola parte puntale.
Diversamente, l’ipertrofia può anche determinare l’aumento dello spessore di tutta la parete del ventricolo.
Oltre alle tipologie sopra elencate, determinate dalla localizzazione dell’ipertrofia, è possibile distingue anche tra cardiomiopatia ipertrofica non ostruttiva e ostruttiva: in questo caso, l’ipertrofia determina un impedimento all’uscita del sangue dal ventricolo sinistro.
Sintomi del Cuore Ipertrofico
I sintomi del cuore ipertrofico possono variare in base alla gravità della condizione e alla sua causa. Tuttavia, i sintomi comuni possono includere:
- Dolore al petto: Alcune persone con cuore ipertrofico possono sperimentare dolore al petto o angina.
- Mancanza di respiro: La difficoltà respiratoria è un sintomo comune, specialmente durante l’attività fisica.
- Svenimenti: In casi gravi, il cuore ipertrofico può portare a svenimenti o casi di sincope.
- Palpitazioni: Alcune persone possono avvertire aritmie, palpitazioni o battiti cardiaci irregolari.
- Fatica: La fatica è un sintomo comune, poiché il cuore deve lavorare più duramente per pompare il sangue.
Cause del Cuore Ipertrofico
Il cuore ipertrofico può essere causato da diverse condizioni sottostanti, tra cui:
- Ipertensione: L’ipertensione costante può far lavorare eccessivamente il cuore, portando a un aumento del muscolo cardiaco.
- Stenosi aortica: La stenosi aortica è una condizione in cui la valvola aortica si restringe, costringendo il cuore a lavorare di più.
- Malattie metaboliche: Alcune malattie metaboliche, come l’amiloidosi, possono causare ipertrofia cardiaca.
Diagnosi
In caso di cuore ipertrofico la diagnosi diventa certa quando il ventricolo sinistro presenta anche soltanto una parete il cui spessore corrisponde ai 15 millimetri o li supera.
Nei casi più seri l’ipertrofia può raggiungere addirittura i 4 centimetri di spessore: in questi soggetti è purtroppo maggiore il rischio di morte improvvisa.
Se l’aumento di spessore è invece minore, fino a 13 o 14 millimetri, si parla di cardiomiopatia ipertrofica solo se sono presenti anche:
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Anomalie gravi rilevate con elettrocardiogramma;
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Mutazioni genetiche legate all’ipertrofia;
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Familiarità.
Gli esami diagnostici che il medico può prescrivere sono:
Ecocardiogramma, il più importante, che attraverso l’utilizzo di ultrasuoni riesce a fornire immagini di tutte le componenti del cuore in modalità non invasiva e consente quindi di riconoscere l’eventuale aumento di spessore muscolare. In caso di sospetta cardiomiopatia ipertrofica ostruttiva, l’ecocardiogramma è il primo esame scelto per fugare ogni dubbio, poiché permette di riconoscere l’ostruzione e l’insufficienza mitralica.
Elettrocardiogramma: per rilevare una cardiomiopatia ipertrofica l’ecg è un altro test diagnostico molto utile, in quanto può registrare e mostrare segnali elettrici anomali dovuti all’ipertrofia del muscolo. Non è però risolutivo se eseguito singolarmente, in quanto tali variazioni potrebbero essere connesse anche ad altre patologie. In aggiunta, è anche possibile eseguire una prova da sforzo, per valutare quanto lo sforzo fisico risulti limitato o quanto sia efficace un trattamento, e un holter cardiaco, per registrare possibili aritmie in un determinato arco di tempo.
Risonanza magnetica nucleare che può fornire immagini dettagliate del cuore e dei vasi sanguigni con un livello di precisione ancora più elevato rispetto all’ecocardiografia, soprattutto se l’area del ventricolo sinistro interessata dall’ipertrofia non è facilmente visualizzabile.
Analisi genetica, con cui è possibile identificare la mutazione associata alla cardiomiopatia ipertrofica. Si preleva il sangue come in un’analisi di routine e si analizza il dna nei globuli bianchi: l’eventuale mutazione individuata permette poi di indagare anche la situazione degli altri familiari
Cateterismo cardiaco: in questo caso si tratta di una metodica invasiva e ormai raramente impiegata, che comporta l’inserimento di un piccolo catetere all’interno di un vaso sanguigno fino al cuore stesso. L’esame permette di ottenere informazioni su ossigenazione e flusso del sangue e sulla pressione all’interno del cuore e dei vasi sanguigni.
La diagnosi deve poi portare alla pianificazione del miglior trattamento possibile.
Trattamento per il Cuore Ipertrofico
Il trattamento del cuore ipertrofico è mirato a gestire i sintomi e trattare la causa sottostante. Le opzioni di trattamento possono includere:
Farmaci: I farmaci possono essere prescritti per ridurre la pressione sanguigna, il lavoro del cuore e prevenire l’accumulo di tessuto cicatriziale.
Procedure invasive: In alcuni casi, potrebbe essere necessario un intervento chirurgico o procedure come l’ablazione cardiaca per rimuovere il tessuto in eccesso.
Stile di vita sano: Mantenere uno stile di vita sano, che comprende una dieta equilibrata, l’esercizio fisico e il controllo del peso, è fondamentale per il trattamento del cuore ipertrofico.
Terapia genetica: Per i pazienti con cardiomiopatia ipertrofica ereditaria, la terapia genica può essere un’opzione in via di sviluppo.
In conclusione, il cuore ipertrofico è una condizione che coinvolge un ispessimento del muscolo cardiaco e può essere causato da diverse condizioni sottostanti. La gestione del cuore ipertrofico richiede una valutazione medica accurata per determinare la causa e un piano di trattamento mirato. La diagnosi precoce e il controllo adeguato dei sintomi sono fondamentali per il benessere cardiaco.
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Responsabile del Reparto di Cardiologia
Dott. Carlos Alberto Centuriòn Aznaràn
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