Frattura delle Costole: Complicazioni e Tempi di Guarigione
Riabilitazione Frattura delle Costole a Centocelle Roma
Cosa sono le costole?
Le costole sono ossa curve e piatte che formano la gabbia toracica. Sono estremamente leggere, flessibili, ma altamente resistenti; contribuiscono alla protezione degli organi toracici interni. Le costole, insieme allo sterno anteriormente e alle vertebre posteriormente costituiscono la gabbia toracica, una struttura a protezione di cuore e polmoni. Situata nella parte superiore del corpo umano, esattamente tra collo e diaframma, la gabbia toracica comprende:
Ogni paio di costole origina da una delle 12 vertebre posteriori, facenti parte della gabbia toracica. Tuttavia, solo sette hanno un’articolazione diretta con lo sterno. Le costole possono essere assegnate a uno dei due tipi distinti; costole vere e costole false. Dalla uno alla sette sono considerate vere costole e si attaccano direttamente allo sterno tramite la propria cartilagine costale. Dalla otto alla dieci sono definite costole false e sono collegate allo sterno indirettamente tramite la cartilagine della costola sopra di esse. Le ultime due paia di costole sono costole fluttuanti e la cartilagine di queste costole tende a terminare all’interno della muscolatura addominale.
Cos’è la Frattura delle Costole?
La frattura delle costole è un infortunio abbastanza comune, che consiste nella rottura più o meno grave delle coste del torace.
Spesso la rottura riguarda una costola soltanto; tuttavia, in casi particolarmente sfortunati, può interessare contemporaneamente diverse coste adiacenti.
Nella maggior parte dei casi, una costola rotta guarisce da sola in uno o due mesi.
Un adeguato periodo di controllo della situazione da parte del medico, anche tramite radiografie toraciche, è importante per evitare spiacevoli complicazioni.
Il sintomo principale della frattura delle costole è il dolore che si percepisce nella zona della frattura. Questo dolore aumenta d’intensità quando: si fa un respiro profondo, si preme sulla parte lesa, si tossisce o si fa uno starnuto, ci si piega in avanti o si fa una torsione.
Frattura delle costole e costole incrinate: sono la stessa cosa?
Una costola fratturata non è una costola incrinata. Infatti, nel primo caso, la costa è rotta e spesso anche in una posizione non naturale; una costa incrinata, invece, è “semplicemente” contusa, quindi per lo più integra e in sede corretta.
Diagnosi della frattura delle costole
Il medico sospetta una frattura delle costole quando, in un punto particolare, una o più costole sono molto dolenti alla palpazione. Talvolta il medico può percepire al tatto le costole rotte con una delicata pressione sull’area lesionata. Non sempre il medico ha bisogno di confermare una frattura delle costole con una radiografia, in quanto la presenza di una frattura delle costole non cambia il modo in cui viene trattato un trauma toracico.
Le complicazioni della frattura delle costole
Se grave o non trattata, la frattura di una o più costole può comportare diverse complicazioni, tra cui:
- Lesione dei vasi sanguigni toracici più importanti.
- Lesione a carico di uno dei polmoni.
- Lesione a carico di milza, fegato o reni.
- Polmonite e altri disturbi a livello polmonare.
Principali trattamenti della frattura delle costole
Il trattamento per una frattura delle costole è simile a quello delle costole incrinate: in generale, pertanto, si basa principalmente sul riposo e sull’assunzione di farmaci antidolorifici, ma a volte anche rilassanti muscolari.
La fondamentale mobilità delle costole deve essere, infatti, preservata per permettere la respirazione. Il ghiaccio può ridurre gonfiore e dolore e aiutare a prevenire ulteriori danni ai tessuti.
Il trattamento per recuperare una frattura costale dipende da diversi fattori, come l’entità della frattura, il numero di costole coinvolte, il loro possibile spostamento, la presenza o meno di frammento costale, lo sviluppo o meno di uno pneumotorace o di una contusione polmonare.
L’ospedalizzazione può essere necessaria quando la frattura delle costole provoca una grave insufficienza respiratoria o la lesione degli organi intra-addominali, in particolare milza e fegato. Nel caso non fosse necessaria l’ospedalizzazione, passato il periodo di riposo, il fisioterapista può aiutare a ripristinare la normale mobilità e, successivamente, indicare un’accurata ginnastica posturale con esercizi di riabilitazione respiratoria mirati a ripristinare la capacità polmonare e rinforzare la muscolatura deputata alla respirazione.
Occorre rivolgersi al medico di famiglia se il dolore non si attenua nel giro di poche settimane.
È il caso di rivolgersi immediatamente al medico nei seguenti casi
- Respiro debole.
- Dolore toracico in aumento.
- Dolore all’addome o alla spalla.
- Sangue nell’espettorato (secrezioni emesse con la tosse).
- Secrezioni mucose gialle o verdastre con la tosse.
- Temperatura pari o superiore ai 38 gradi.
In questi casi, infatti, potrebbe essersi sviluppata un’infezione toracica oppure la frattura della costola potrebbe aver danneggiato un polmone, causando uno pneumotorace, o aver lesionato altri organi come il fegato o la milza.
L’importanza della Fisioterapia
Ricorrere al fisioterapista può essere di grande aiuto nel processo di riabilitazione. La fisioterapia aiuta a ripristinare la mobilità delle costole e, con esercizi di riabilitazione respiratoria, aiuta a migliorare la funzione polmonare complessiva. Gli esercizi suggeriti dal fisioterapista sono mirati a:
Migliorare la capacità polmonare: attraverso tecniche di respirazione controllata e profondità, si può aumentare la quantità di aria che i polmoni possono trattare.
Rafforzare la muscolatura respiratoria: esercizi specifici aiutano a rafforzare i muscoli coinvolti nella respirazione, rendendo la respirazione più efficiente e meno dolorosa.
Integrare la ginnastica respiratoria nel trattamento della frattura alle costole accelera il recupero, e assicura anche che il Paziente mantenga una buona salute polmonare. Il processo di guarigione completo richiede circa quattro settimane per la formazione del callo osseo.
Per favorire i naturali processi di riparazione ossea, migliorare la consolidazione del callo osseo e ridurre i tempi di recupero, è possibile sottoporsi a cicli di magnetoterapia. La magnetoterapia prevede l’esposizione del tessuto da trattare all’interno di un circuito elettromagnetico con frequenze preimpostate per migliorare la formazione del callo osseo, riducendo inoltre l’edema e la sensazione di dolore.
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