Fratture da Stress: Diagnosi e Recupero Completo
Le fratture da stress sono lesioni comuni che affliggono atleti, militari e individui con attività fisica intensa. Queste fratture, causate da sollecitazioni ripetute sui tessuti ossei, possono provocare dolore significativo e limitare le attività quotidiane. Il ruolo dell’ortopedia è cruciale nella diagnosi, prevenzione e trattamento di queste lesioni, garantendo un recupero completo e prevenendo future ricadute.
Cause delle fratture da stress
Le fratture da stress sono microfratture ossee causate da sovraccarichi ripetuti eccessivi che superano la capacità di recupero dell’osso. Queste lesioni sono comuni tra gli atleti, in particolare i corridori, i ballerini e i militari, che sottopongono il loro corpo a carichi fisici intensi e ripetuti. Tuttavia, anche individui non atletici possono essere a rischio se sottoposti a sforzi fisici eccessivi o improvvisi.
Carichi ripetuti. Le attività ad alta intensità, come la corsa, il salto e l’allenamento militare, possono sovraccaricare specifiche parti del corpo. La ripetizione continua di questi movimenti senza adeguato riposo porta al progressivo danneggiamento del tessuto osseo.
Debolezza muscolare. I muscoli insufficientemente sviluppati non assorbono adeguatamente gli shock, trasferendo lo stress alle ossa. Questo è particolarmente problematico nei soggetti che aumentano improvvisamente l’intensità o la durata del loro allenamento senza un adeguato rafforzamento muscolare.
Condizioni ossee preesistenti. Condizioni come l’osteopenia e l’osteoporosi, che riducono la densità minerale ossea, rendono le ossa più fragili e suscettibili alle fratture da stress. Questi individui hanno una capacità ridotta di rigenerare il tessuto osseo danneggiato, aumentando il rischio di fratture.
Tecniche di allenamento inadeguate. Incrementi improvvisi nell’intensità o nella durata dell’allenamento, senza una progressiva preparazione, possono causare stress eccessivo sulle ossa. Questo è comune tra i nuovi atleti o individui che riprendono l’attività fisica dopo un periodo di inattività. È essenziale seguire un programma di allenamento ben strutturato che includa periodi di riposo adeguati per prevenire il sovraccarico osseo.
Questi fattori, combinati con un’eventuale carenza di nutrienti essenziali come il calcio e la vitamina D, possono aumentare significativamente il rischio di sviluppare fratture da stress. Una gestione attenta e un allenamento equilibrato sono fondamentali per prevenire queste lesioni debilitanti.
Quali sono i sintomi della frattura da stress?
I sintomi delle fratture da stress non sono specifici, e questo spiega spesso il loro ritardo diagnostico. Dolore e tumefazione sono le caratteristiche più frequenti: il dolore è generalmente accentuato dal carico e dall’attività fisica, fino a diventare presente anche a riposo se la frattura non viene riconosciuta.
Diagnosi frattura da stress
Come già accennato, purtroppo spesso la diagnosi è tardiva in quanto i sintomi non sono specifici e la radiografia convenzionale può essere negativa. Nel sospetto di frattura da stress l’esame di prima scelta è sicuramente la risonanza magnetica. La scintigrafia ossea può essere di utilità nei casi dubbi ma raramente è necessaria.
Trattamenti
Il trattamento dipende ovviamente dalla fase in cui viene diagnosticata la frattura e dal tipo di osso coinvolto. Il primo approccio è quasi sempre conservativo, a meno che non si tratti di fratture scomposte a carico del collo del femore.
La prima cosa da fare consiste nella riduzione dell’attività sportiva fino a raggiungere una condizione di benessere, associando un adeguato programma riabilitativo per mantenere un buon tono muscolare e cardiovascolare. La terapia farmacologica migliore è l’acetaminofene (i FANS sono sconsigliati perché in alcuni studi animali possono inibire la guarigione ossea).
La biostimolazione ossea (elettrica o con onde elettromagnetiche) è di controversa utilità, anche se spesso prescritta in quanto innocua e poco costosa. Nei casi particolarmente dolorosi può essere indicato l’utilizzo delle stampelle, soprattutto per le fratture degli arti inferiori.
Le fratture da stress a prognosi peggiore sono quelle del collo del femore, potenzialmente instabili ed esposte al rischio di pseudoartrosi se sottovalutate. La localizzazione più frequente nel femore è la corticale mediale dei 2/3 superiori, dove c’è una notevole concentrazione di forze, in particolare nella zona compresa tra l’inserzione del vasto mediale e dell’adduttore breve.
Prevenzione delle fratture da stress
Prevenire le fratture da stress è fondamentale, specialmente per gli atleti e gli individui con uno stile di vita attivo. Le strategie preventive includono:
- Programmi di allenamento graduali. Incrementare gradualmente l’intensità e la durata dell’allenamento per evitare sovraccarichi improvvisi.
- Tecniche corrette. Assicurarsi di utilizzare tecniche di allenamento e di movimento corrette.
- Nutrizione adeguata. Una dieta ricca di calcio e vitamina D per mantenere la salute ossea.
- Riposo adeguato. Assicurarsi di avere periodi di riposo sufficienti per consentire il recupero dei tessuti ossei e muscolari.
- Calzature appropriate. Utilizzare scarpe adeguate che forniscano il giusto supporto e ammortizzazione.
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