OCCLUSIONE INTESTINALE: UN PROBLEMA DA NON SOTTOVALUTARE

Occlusione Intestinale: Un Problema da non Sottovalutare

Occlusione Intestinale: Un Problema da non Sottovalutare.

Si parla di occlusione intestinale ogni volta che c’è un arresto del transito intestinale con mancata emissione di feci ed anche di gas.

L’occlusione intestinale può essere causata da ostruzione per fecalomi, corpi estranei come concrezioni di vegetali o altro, polipi intestinali o neoplasie, gravi infiammazioni (diverticolite, morbo di Crohn), laparoceli o ernie strozzate, aderenze e briglie per precedenti interventi chirurgici, anche a distanza di molti anni, ed anche per altre varie cause come il volvolo ovvero rotazione del colon su se stesso (frequente in chi eccede nell’uso di lassativi).

Dove si verifica e quali tipologie esistono?

L’occlusione intestinale può verificarsi in qualsiasi parte dell’intestino, inclusi l’intestino tenue e l’intestino crasso, ed è classificato come parziale o completo.

Nei casi di blocco parziale una parte dell’intestino rimane aperta, ma il passaggio è difficoltoso. Nel blocco completo il passaggio è completamente ostruito, impedendo al contenuto intestinale di avanzare.

La parte dell’intestino a monte dell’occlusione continua a funzionare, ma si riempie di cibo, liquidi e gas, causando gonfiore e infiammazione.

Cause dell’occlusione intestinale

Le cause dell’ostruzione intestinale variano in base all’età del soggetto e alla sede dell’ostruzione.

Nei neonati e nei lattanti l’occlusione intestinale è di solito causata da anomalie congenite, formazione di una massa indurita di contenuto intestinale (sindrome da tappo di meconio), torsione di un’ansa intestinale (volvolo), restringimento o assenza di una parte dell’intestino (atresia intestinale) oppure scivolamento di un segmento dell’intestino nell’altro (intussuscezione).

Negli adulti, le cause più comuni, complessivamente, sono fasci di tessuto cicatriziale interno derivati da pregressa chirurgia addominale (aderenze), parti dell’intestino che sporgono attraverso un’anomala apertura (ernie) e tumori. La probabilità di una causa particolare varia in base alla parte dell’intestino affetta.

L’occlusione del primo segmento dell’intestino tenue (duodeno) può essere causata da cancro del pancreas, cicatrizzazione di un’ulcera o morbo di Crohn. Un calcolo biliare, una massa di cibo non digerito o una raccolta di parassiti possono sporadicamente ostruire altre parti dell’intestino tenue.

L’occlusione dell’intestino crasso è comunemente causata da tumori, diverticolite o un grumo duro di feci (fecaloma). Le aderenze e i volvoli sono cause meno comuni di ostruzione dell’intestino crasso.

Strangolamento

Quando un’occlusione interrompe l’apporto di sangue all’intestino, si verifica una condizione definita strangolamento. Lo strangolamento si verifica nel 25% circa delle ostruzioni dell’intestino tenue. Generalmente, lo strangolamento origina quando una parte dell’intestino rimane intrappolata in un’apertura anomala (strangolata), volvolo o intussuscezione. La cancrena si può sviluppare anche in sole 6 ore. Quando si ha una cancrena, la parete intestinale muore, generalmente si rompe con conseguente peritonite, shock e, se non trattata, morte.

Sintomi dell’occlusione intestinale

Occlusione Intestinale: Un Problema da non Sottovalutare.Dolore addominale: Uno dei primi segni di occlusione intestinale è il dolore addominale. Questo dolore può essere costante o intermittente e può manifestarsi in diverse aree dell’addome.

Distensione addominale: La distensione addominale è un altro sintomo comune dell’occlusione intestinale. L’accumulo di gas e liquidi nell’intestino può causare gonfiore e sensazione di pienezza nell’addome.

Nausea e vomito: La nausea e il vomito sono sintomi frequenti nell’occlusione intestinale, soprattutto quando l’intestino è completamente ostruito. Questi sintomi possono essere persistenti e possono peggiorare con il passare del tempo.

Costipazione o diarrea: Le variazioni nei movimenti intestinali possono essere indicative di occlusione intestinale. Alcune persone possono sperimentare costipazione, mentre altre possono avere episodi di diarrea.

Crampi addominali: I crampi addominali sono comuni nell’occlusione intestinale e possono essere associati a spasmi intestinali. Questi crampi possono essere debilitanti e possono peggiorare con l’attività intestinale.

Assenza di flatulenza: La mancanza di flatulenza può essere un segno di blocco intestinale. L’accumulo di gas nell’intestino può essere impedito dalla presenza di un’occlusione, portando a una riduzione dei gas intestinali.

Disidratazione: La disidratazione è un rischio importante nell’occlusione intestinale, specialmente se è presente vomito e/o diarrea. È fondamentale mantenere un adeguato equilibrio idrico per prevenire complicazioni.

Come riconoscere i sintomi precoci

Riconoscere i Sintomi precoci dell’Occlusione intestinale è essenziale per ricevere una diagnosi e un trattamento tempestivi.

Ecco alcuni suggerimenti per identificare questi sintomi:

Monitorare attentamente il dolore addominale: Prestare attenzione ai cambiamenti nel dolore addominale, specialmente se diventa più intenso o persistente nel tempo.

Osservare la frequenza dei movimenti intestinali: Sia la costipazione che la diarrea possono essere segnali di Occlusione intestinale, quindi è importante tenere traccia dei movimenti intestinali e delle loro caratteristiche.

Prestare attenzione ai segni di nausea e vomito: Se si sperimenta nausea o vomito inspiegabile, è importante consultare un medico per valutare la possibilità di occlusione intestinale.

Misurare la distensione addominale: La misurazione della circonferenza addominale può essere utile per monitorare la presenza di gonfiore e distensione.

Non trascurare i sintomi gastrointestinali: Anche se i sintomi possono sembrare lievi o temporanei, è importante non ignorarli e cercare assistenza medica se persistono o peggiorano.

Diagnosi dell’occlusione intestinale

I test e le procedure utilizzate per diagnosticare l’ostruzione intestinale includono:

Esame fisico: La raccolta anamnestica e la visita del Paziente, è in grado di orientare un chirurgo esperto sul sospetto di occlusione intestinale. Un addome disteso, meteorico, teso, con una peristalsi metallica o la presenza di un’ernia non riducibile supporteranno il sospetto clinico.

A completamento della visita utile anche l’esplorazione rettale per escludere ostacoli a livello della parte terminale dell’intestino.

Gli esami ematici possono evidenziare un aumento degli indici di flogosi o una sofferenza ischemica con un aumento dei lattati.

La radiografia dell’addome permette di visualizzare livelli idroaerei caratteristici dei quadri di occlusione intestinali

La tomografia computerizzata (TAC) resta l’esame con la maggior sensibilità e specificità nel dimostrare la causa di un’occlusione intestinale.

Trattamento dell’occlusione intestinale

Il trattamento precoce dell’occlusione intestinale è fondamentale per la prevenzione delle complicanze, rappresentate essenzialmente da fenomeni necrotici del tratto intestinale interessato dall’ostruzione, con possibile perforazione delle sue pareti, peritonite diffusa, setticemia e shock.

Il trattamento dell’ostruzione intestinale dipende dalle cause che l’hanno generata.

L’eccesso di fluidi a livello gastrico può essere assorbito mediante sondino naso gastrico. Normalmente il paziente viene tenuto a digiuno assoluto e nutrito per via endovenosa.

Nelle occlusioni intestinali meccaniche complete, si richiede un intervento di chirurgia maggiore per risolvere il blocco od eliminare le parti necrotiche dell’intestino.

Per l’occlusione intestinale paretica, invece, il trattamento verte generalmente verso la risoluzione spontanea nel giro di qualche giorno; se i medici lo ritengono opportuno la guarigione può comunque essere favorita, o accelerata, dalla somministrazione di farmaci che aumentano la contrattilità della muscolatura addominale, favorendo l’avanzamento del contenuto enterico bloccato dall’occlusione.

Devi fare una visita con un Gastroenterologo a Centocelle Prenestino Roma?

Per una buona riuscita del percorso medico è fondamentale rivolgersi sempre a strutture sanitarie professionali come il nostro Poliambulatorio, specializzato in Gastroenterologia che si avvale solo di personale esperto e aggiornato sulle migliori procedure sanitarie.

Per maggiori informazioni sulla visita gastroenterologica o sui servizi offerti dal nostro ambulatorio di Gastroenterologia potete contattarci al numero 06.45.777.400 o recarvi di persona presso il nostro Poliambulatorio sito a Roma in via Giacomo Bresadola 45 quartiere Centocelle Prenestino.

Responsabile del Reparto di Gastroenterologia

Dott.ssa Patrizia Angelini

Prenota Online

Gli specialisti del centro FisioMedicaIGEA ti aiuteranno a soddisfare le tue esigenze.